venerdì 4 maggio 2012

"A mali estremi, estremi rimedi" Ippocrate

(Lo sapevate che questa frase era di Ippocrate? Cioè, io proprio non avevo idea che fosse una frase così antica: risale addirittura alla Grecia del 400 a.C., e noi la usciamo tutti i giorni senza renderci conto di quanti secoli e quante bocche ha attraversato un detto così comune!) 
Chiusa parentesi, oggi sono andata a Pisa per parlare con la professoressa della mia tesi, la quale prof mi ha, tra l'altro, liquidata in due secondi: 'Sì, te comincia. Va bene così. Certo certo. Mi mandi una mail.' Vabbè, comincerò. Comunque, ero partita da sola, ma quando arrivo sul binario ad aspettare il treno (OVVIAMENTE in ritardo)  trovo una ragazza che viene all'università con me e ci faccio il viaggio insieme. Uguale al ritorno: al ricevimento trovo un'altra ragazza di Empoli, che mi fa compagnia nel viaggio di ritorno a casa. Cosa c'è di strano? Beh, io non parlo quasi mai con loro: amicizie diverse e diverse...e basta! Ed in più sono due persone totalmente opposte: la prima super modaiola, super truccata ed appariscente, la seconda normale, anzi, piuttosto insignificante se non la conosci. Eppure mi sono trovata stra bene con entrambe! Simpatiche, chiacchierone, socievoli, abbiamo delle cose in comune ed è difficile ritrovarsi in silenzi imbarazzanti!
Tutto ciò per dire che 'L'abito non fa il monaco' (proverbio italiano) e che 'Giudicare senza conoscere è una delle principali caratteristiche degli italiani' (proverbio mio).
xoxo
Puce

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