venerdì 25 febbraio 2011

io ci credo!

Bisogna essere sempre ubriachi.
Tutto sta in questo: è l'unico problema.
Per non sentire l'orribile fardello del tempo.
Del tempo che rompe le vostre spalle
e vi inclina verso la terra,
bisogna che vi ubriachiate senza tregua.
Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù,
a piacer vostro.
                                                          Charles Baudelaire


Ieri mi sono ritrovata a vedere un film che prometteva meglio dalla trama di quello che in effetti era: ho visto triller psicologici di tutt'altro spessore, ma mi hanno colpito alcune riflessioni molto significative che volevo riferirvi e poi vi lascio al vostro meritato bel weekend.
Il film si intitola The Experiment, ed è un rifacimento dell'omonimo film tedesco del 2001 basato su una storia vera in cui troviamo degli uomini in gabbia, cavie di un crudele esperimento.
Mi hanno colpito i personaggi più irrilevanti del film in realtà ( non sono normale!):
per esempio il povero stralunato bimbo troppo cresciuto che di mestiere farebbe il disegnatore di fumetti e la sua prossima uscita sarebbe dovuta essere 'L'uomo volante'. Beh, alla domanda scettica di uno dei detenuti 'E cosa farebbe quest'uomo oltre che volare?', lui risponde che l'umanità è diventata superficiale: cosa c'è di più speciale di un uomo che sa volare, senza tecnologie, senza mantello. Volare...
Io sono d'accordo: non siamo più capaci di stupirci delle cose di cui in effetti dovremmo stupirci, perchè crediamo di avere tutto nelle nostre mani. Ed è questo che ci rende infelici: l'essere così terribilmente superficiali.


In più, mi ha fatta molto riflettere l'idea di Giustizia che, suppongo, abbia il regista del film, Paul Scheuring.
Secondo lui la Giustizia non è quella che ci distingue dagli animali, perchè ci porta a cercare il colpevole e a rendergli quello che si merita, e come la vendetta, e perciò violenza.
"Occhio per occhio, dente per dente", è così che secondo lui si fa giustizia in questo mondo, e potremmo fare di più, perchè siamo per antonomasia la razza più civile, gli eletti, su di un bel po' di gradini più in su. Possiamo eludere gli istinti.
Potremmo porgere l'altra guancia, o comunque essere superiori, senza comportarci da animali.

Non so dirvi se sono pienamente d'accordo con lui. La legge del Taglione non è più la Giustizia che intendiamo oggi noi, ma non è nemmeno un paragone totalmente sbagliato: in fondo in America si pratica ancora la pena di morte.
Ma io credo che gli uomini siano più preda degli istinti di quanto ne siano della pietà e dell'umanità...

Detto questo, vedetelo pure se vi va.
E io me ne vado a fare una passeggiata, sotto questo gelido sole di febbraio.

Buon weekend
Puce

3 commenti:

  1. "Io sono d'accordo: non siamo più capaci di stupirci delle cose di cui in effetti dovremmo stupirci, perchè crediamo di avere tutto nelle nostre mani. Ed è questo che ci rende infelici: l'essere così terribilmente superficiali."

    Essere consapevoli non vuol dire necessariamente essere superficiali:
    non mi meravigliano i treni senza rotaie o gli sms semplicemente perché sono consapevole del meccanismo che consente queste tecnologie.
    La cosa è ben diversa, credo.

    Per il concetto di giustizia, nulla da ridire..... ma a questo punto, più che la giustizia, direi che ciò che ci differenzia dagli animali non è ne' l'istinto ne' la stessa giustizia/vendetta... l'uomo ha una coscienza più evoluta... Se la utilizza in preda agli istinti o con spirito compassionevole... beh "coscienza sua!".

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  2. la mancanza di stupore è una terribile "malattia". Ce ne ammaliamo quando cresciamo. E invece dovremmo preservare quel modo, tipico dei bambini, di sgranare gli occhi per tutto ciò che si mostra loro...La vita ci riserverebbe più sorprese!

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  3. Rispondendo ad Anna.
    Io credo che possiamo pensare a tutte queste cose anke senza essere così 'consapevoli'. Io ho solo citato il film, ma credo davvero che quello che ci mancha sia proprio l'incapacità di vedere il mondo senza l'appannamento dell'evoluzione scientifica di cui siamo tutti consapevoli e soggetti.
    Io vedo il mondo anche a mente vuota ogni tanto, e mi stupisco e, innocentemente, mi ha fatto venire i brividi quella riflessione sull'uomo volante.
    Grazie della tua opinione.
    :D

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